Di Abercrombie & Fitch, una nota casa di moda statunitense, senza dubbio se ne sente parlare molto spesso, ma non per ragioni legate soltanto alle collezioni di abbigliamento, ma per scandali e pettegolezzi che da sempre accompagnano la storia di questo brand che seleziona molto attentamente sia il target che lo staff.
La storia di questo noto brand americano inizia esattamente come quella di altri brand che partiti dal basso nell’arco di pochi anni hanno letteralmente toccato le stelle con un successo che probabilmente neppure i fondatori della griffe si aspettavano. A New York, lo storico punto vendita del brand è frequentatissimo dai turisti perché come saprete lo staff che ci lavora non è proprio comune: come da politica del brand il commesso che vi assisterà durante gli acquisiti deve avere dei requisiti, in una sola parola deve essere un “modello”.
Soltanto un anno fa, anche se in realtà questa storia delle taglie si ripropone ciclicamente, Mike Jeffries, presidente e amministratore delegato del brand, ha dichiarato pubblicamente che non gradisce che i suoi negozi vengano frequentati pubblicamente da donne che portano la taglia XL, insomma, qualcuno ha commentato “niente donne brutte e grasse”. “Molte persone, semplicemente, non entrano nei nostri vestiti e non ci entreranno mai. Escludiamo della gente? Certamente”, se proprio dobbiamo usare le sue parole. Ma questo vale solo per le taglie femminili, perché il brand per gli uomini prevede taglie che arrivano fino alla doppia XL, semplicemente per andare incontro alle esigenze di un uomo dal fisico palestrato.
In Italia i capi e gli accessori Abercrombie & Fitch si possono acquistare solo ed esclusivamente nello store milanese o in alternativa online.